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Bomboniere

il magico mondo della ceramica

La bomboniera è il regalo proverbiale degli sposi in occasione del matrimonio (o ricorrenze di questo, come ad esempio anniversario di nozze d’argento (25 anni di matrimonio) e nozze d’oro (50 anni di matrimonio), è d’uso anche per la prima comunione, il battesimo, la cresima.

Nel tempo l’uso delle bomboniere si è esteso anche ad altri anniversari come il trentesimo, il quarantesimo di matrimonio, e ad altre cerimonie per festeggiare ad esempio il conseguimento del diploma, della laurea o anche per compleanni e promesse di matrimonio.
La parola bomboniera deriva dal francese bombonnière.

Questo termine indicava, nel XVIII secolo, una preziosa scatoletta che conteneva i tipici dolci dell’epoca, i bon bon appunto. Poiché le varie fonti ci parlano di mandorle ricoperte di miele (gli antichi confetti) riconoscibili nei bon bon, si può dunque affermare che la bomboniera sia appunto nata con lo scopo di contenere i confetti, per cui dalla sua origine fino ai tempi attuali la bomboniera è strettamente legata all’utilizzo del confetto. Queste preziose scatolette erano molto in uso presso le nobildonne, specialmente nelle corti della Francia, le quali le portavano sempre con sé, esibendole come status symbol del loro rango e per attingere di tanto in tanto qualche dolciume.

Ma prima che diventasse moda, la bomboniera era già in uso in Italia verso il XV secolo, quando per il fidanzamento i futuri sposi e le rispettive famiglie si scambiavano queste scatolette gioiello porta confetti. E per le nozze il fidanzato donava alla futura sposa una “coppa amatoria”, ovvero un piatto di ceramica contenente dei confetti come segno di fecondità e prosperità per il loro futuro insieme.

Alla corte del re Sole, Luigi XIV di Francia, si diffuse l’abitudine di donare in segno di ringraziamento bomboniere molto lavorate, prediligendo materiali preziosi come la madreperla, l’avorio dipinto, gli smalti e l’oro.

Ma la sua affermazione avvenne nel 1896, quando per le nozze del principe di Napoli e futuro re d’Italia, Vittorio Emanuele, con Elena del Montenegro, gli invitati portarono come dono delle bomboniere, facendole diventare quindi il dono degli sposi e dando il via alla tradizione moderna che noi oggi conosciamo e che è divenuta popolare, non più ristretta alla sola borghesia o nobiltà.

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